Per quanto riguarda l’epidemiologia dei DSA in Italia, uno studio del 2012, condotto secondo le indicazioni del Progetto elaborato dal Comitato Nazionale di ricerca sull’epidemiologia dei DSA, ha individuato che la prevalenza dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento รจ compresa tra il 3,1% w il 3,2%. Molto interessante anche la realizzazione di un progetto promosso dall’AIRIPA, che ha utilizzato la stessa metodologia indicata dal Comitato Nazionale di ricerca, anche se su un campione scolastico piรน piccolo, individua il dato epidemiologico di prevalenza intorno al 2,9%.
Il Ministero dellโIstruzione ha recentemente pubblicato il report sugli studenti con Disturbi Specifici dellโApprendimento in Italia, aggiornato allโAnno Scolastico 2018/2019.
La prima riflessione riguarda il timore in merito all’aumento delle certificazioni.ย In base allโultimo report, nellโanno scolastico 2018/2019ย gli alunni frequentanti le scuole italiane a cui รจ stato diagnosticato un disturbo specifico dellโapprendimento sono 298.114, pari al 4,9% del totale degli alunni.
Ricordiamo comunque cheย le stime epidemiologiche degli altri paesi europei sui DSA si collocano tra il 5% e il 12%ย e che lโultima revisione del Manuale Diagnostico e Statistico dellโAssociazione degli Psichiatri Americani (APA, DSM V, 2013) ha innalzato le stime di prevalenza di questi disturbi dal 2-10% (APA, DSM IV-TR, 2000) al 5-15%.
Lโaumento delle stime sugli studenti con DSA รจ dovuto a motivi vari e complessi ma certamente indica una migliore sensibilitร dei clinici, ma anche di genitori e insegnanti, nel riconoscere questi disturbi e nella capacitร di diagnosticarli.
Per la diagnosi di tutti i disturbi evolutivi specifici delle abilitร scolastiche devono essere soddisfatti alcuni criteri di base.
- Deve essere presente un grado clinicamente significativo di compromissione dell’abilitร scolastica specifica.
- La compromissione deve essere specifica, nel senso che non รฉ attribuibile soltanto ad un ritardo mentale o a compromissioni minori del livello intellettivo generale.
- La compromissione deve riguarda lo sviluppo, nel senso che deve essere stata presente durante i primi anni di scolarizzazione e non acquisita piรน tardi nel corso del processo educativo. La storia del progresso scolastico del bambino deve fornire l’evidenza su questo punto.
- Non devono essere presenti fattori esterni capaci di fornire una sufficiente motivazione per le difficoltร scolastiche.
- Il disturbo non deve essere direttamente dovuto a difetti non corretti della vista o dell’udito.
Inoltre, รฉ clinicamente importante discriminare fra i disturbi evolutivi specifici delle abilitร scolastiche che insorgono in assenza di condizioni neurologiche clinicamente diagnosticabili e quelli secondari a qualche condizione neurologica.
L’evoluzione dei vari tipi di prognosi puรฒ essere differente ai diversi livelli considerati e puรฒ essere influenzata da fattori quali la gravitร iniziale del DSA, la tempestivitร e l’adeguatezza degli interventi, il livello cognitivo e metacognitivo, l’estensione delle compromissioni neuropsicologiche, l’associazione nelle aree interessate (lettura, scrittura, calcolo), la presenza di comorbilitร scolastiche e il tipo di ambiente in cui il soggetto รฉ inserito.
Rimane basilare l’individuazione, in primis, della difficoltร e poi del disturbo fatta in maniera precoce. Da questo punto di vista l’alleanza scuola famiglia รจ fondamentale.
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