Un bambino che non impara come gli altri

da | Gen 24, 2022 | insegnanti | 0 commenti

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La scuola di oggi, per poter essere definita a pieno titolo inclusiva, è sempre più spesso chiamata a rispondere a una varietà di bisogni espressi dai propri alunni; in alcuni casi in modo marcato, in altri in modo più sfumato o nascosto, ma non per questo meno importante.

Accanto alle forme di disabilità più conclamate, è sempre maggiore il numero di alunni che, pur non essendo “certificati”, presentano Bisogni Educativi Speciali come i Disturbi dell’Apprendimento che portano altresì a difficoltà piscologiche, comportamentali, relazionali e della sfera affettivo-emotiva.

Diventa quindi fondamentale che all’insegnante vengano forniti strumenti utili per cogliere in tempo tali difficoltà per attivare tutte le risorse possibili e impostare così gli interventi psicoeducativi e didattici più funzionali, in un contesto dove siano coinvolte efficacemente le diverse figure professionali dell’ambito scolastico ma, in un’ottica di alleanza educativa, anche i familiari e i clinici.

L’obiettivo generale è quello di fornire un quadro completo e utile per capire le caratteristiche peculiari dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, i DSA, e poter così impostare un intervento tempestivo di recupero e/o potenziamento.

Si sa che molti alunni, nel corso della loro carriera scolastica, incontrano momenti di particolare difficoltà nell’apprendimento e nelle attività di letto-scrittura e matematica. Tali difficoltà sono di vario tipo e possono manifestarsi con diversi gradi di severità, incidendo in modo significativo sulle singole discipline e sul rendimento scolastico, provocando a volte problemi anche sul versante emotivo-motivazionale e sulla stima di sé. Si tratta, in effetti, di problematiche che interessano una percentuale piuttosto alta della popolazione scolastica e purtroppo, ancora troppo spesso, vengono interpretate dagli insegnati e dai familiari come scarso impegno, pigrizia o semplice svogliatezza.

La Consensus Conference, alla quale hanno partecipato le più accreditate realtà scientifiche e professionali italiane che operano nell’ambito dei DSA, e la Legge Nazionale n. 170, con il relativo decreto attuativo e le Linee Guida, hanno segnato un punto di svolta importante nella direzione della condivisione delle conoscenze , raccomandazioni e della tutela dei DSA.

Importante per gli insegnati diventa il poter conoscere, osservare e valutare. Essere messi in gradi di programmare e agire. Riuscire a riflettere e comprendere ed infine avere la capacità di allearsi e condividere.

Esempio

Il caso di Marco

Marco è un bambino che frequenta la quarta classe della scuola primaria e ha grosse difficoltà di apprendimento un po’ in tutte le materie. Le sue insegnanti dicono che non si applica che  “pensa solo a giocare”. Se non ci fosse la scuola non ci sarebbero problemi. Marco infatti è un bambino sano, vivace, autonomo, che ama giocare con i suoi amici e praticare sport. Sia con gli adulti che con i coetanei si relaziona in modo assolutamente adeguato, empatico ed è sempre pronto a collaborare in modo propositivo. Da due anni circa ha intrapreso un percorso logopedico. Il suo linguaggio è adeguato se si affrontano argomenti di carattere generale o di suo interesse, ma diventa piuttosto povero quando si parla di scuola. Se l’argomento riguarda la sua vita scolastica, sembra andare in ansia fino a dare una sensazione di vera e propria difficoltà e marcata demotivazione ad affrontare un dialogo su questo tema. Ecco alcuno esempi: “Qual é la tua maestra preferita?” “Non so”; “Di solito ti danno tanti compiti?” “Non mi piace fare i compiti”; “Quali compiti non ti piacciono?” “Non mi riescono i compiti. Sono difficili”.

La storia di Marco introduce alcune caratteristiche distintive dei bambini con Disturbi dell’Apprendimento. Questi soggetti hanno un concetto di sé tendenzialmente negativo; non si sentono sostenuti emotivamente; hanno un’autostima tendenzialmente bassa; si sentono poco responsabili del proprio apprendimento; persistono meno nello svolgimento di un compito e lo abbandonano più velocemente.

L’obiettivo è cercare di fornire agli insegnanti contenuti e spunti per aiutarli a comprendere meglio le caratteristiche distintive dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Una corretta conoscenza di tali caratteristiche è infatti di importanza fondamentale per metterli nella condizione di favorire in classe il miglior clima possibile per l’alunno che ha ricevuto una diagnosi di questo tipo.

 

 

Written by Irene Fontanelli

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