Definizione da Manuale

La Dislessia è un Disturbo Specifico della Lettura. Infatti riguarda la capacità di decodificare un testo scritto. Si manifesta attraverso una minore correttezza e una minore rapidità della lettura a voce alta. Ovviamente rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata e istruzione ricevuta.

Ma cosa significa CONCRETAMENTE avere un Disturbo Specifico della Lettura?

Avere un disturbo specifico della lettura significa, in primo luogo, avere difficoltà nell’AUTOMATIZZAZIONE del processo. In secondo luogo, significa essere lenti nell’elaborazione dell’informazione E FARE UNA GRANDE FATICA. Infine significa avere problemi di ACCURATEZZA. Ma vediamo nel dettaglio queste tre caratteristiche.

Prima, però, prova a leggere il brano qua sotto. Attenzione! Dovrai leggerlo RAPIDAMENTE, in maniera esatta e ACCURATA  e dovrai farlo senza NESSUNA FATICA. Ci riesci?

Come è andata la prova? Sappi che questo è quello che succede ad un dislessico OGNI VOLTA che legge.

1. Avere una difficoltà nell’AUTOMATIZZAZIONE DEL PROCESSO

Normalmente noi NON possiamo “fare a meno” di leggere. In un bambino con la Dislessia invece la lettura è tutt’altro che automatica. Questa è la ragione per cui avrà molta difficoltà a leggere RAPIDAMENTE una frase. Il motivo infatti è che non riuscirà rapidamente a CONVERTIRE ogni SINGOLA LETTERA nel suo corrispettivo suono. Non riuscirà a fondere i suoni delle lettere tra loro per formare delle sillabe. Per questo motivo non riuscirà poi a formare la parola. Il risultato è una lettura assolutamente NON AUTOMATICA e quindi MOLTO LENTA.

2. Lentezza nell’elaborazione dell’informazione: la FATICA

La lettura, ad esempio, di un bambino di una seconda elementare con dislessia è senz’altro molto lenta e molto stentata. In altre parole possiamo dire NON AUTOMATICA; ricca di pause ed esitazioni. Il bambino in questione fa un grosso sforzo di conversione di ogni singola lettera nel suo suono corrispettivo. Si nota spesso che a bassa voce, faticosamente, prova a fondere i suoni delle letterine prima di produrre la parola letta. Il correlato Neuro Motorio di questa lentezza in lettura riguarda i MOVIMENTI OCULARI. In un bambino dislessico sono molto più numerosi e molto più disorganizzati. In confronto ad un bambino senza dislessia il rapporto è di 8 a 20. Questo provoca un enorme sforzo, una grandissima FATICA e, ovviamente, un aumento ulteriore della difficoltà.

3. I problemi di ACCURATEZZA

La lettura di un dislessico, oltre ad essere non automatica, lenta e faticosa, é anche NON ACCURATA. In altre parole é una lettura piena di ERRORI. Possiamo distinguere vari tipi di errori di lettura. Esistono errori chiamati FONOLOGICI. Sono errori di sostituzione per somiglianza fonologica. In altre parole, avviene una sostituzione tra una lettera e l’altra per il fatto che le due lettere si somigliano da un punto di vista del “suono”. Ad esempio la d con la t. A causa della somiglianza del suono il bambino dislessico le inverte o le sostituisce l’una all’altra. Gli errori possono anche dipendere dal criterio della SOMIGLIANZA ortografica. Avviene quando una letterina viene sostituita con un’altra perché sono simili da un punto di vista visivo come la u e la o, oppure la m e la n che, peraltro, sono anche simili dal punto di vista fonologico (suono) oltre che dal punto di vista ortografico (visivo). Inoltre, nel lettore dislessico, può realizzarsi un fenomeno percettivo chiamato CROWDING per il quale le lettere appaiono, al bambino dislessico, sovrapposte l’una sull’altra o come scritte su righe diverse e questo rende la lettura, ovviamente, faticosissima.

Attenzione però; la Dislessia NON è UNA MALATTIA e, se opportunamente gestita, può trasformarsi in una meravigliosa opportunità!

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