“L’eziologia dei DSA, come di molti altri disturbi del neurosviluppo, è multifattoriale e implica
l’interazione tra fattori sia di rischio che protettivi multipli, in parte comuni alle diverse forme di
disturbo. In una prospettiva epigenetica, lo studio dei primi segnali di sviluppo atipico, o di fattori
di rischio, ha un importante valore per la messa in opera di stimolazioni e ambienti favorevoli.
In particolare, ciò può consentire interventi tempestivi finalizzati a sostenere lo sviluppo degli
apprendimenti. L’individuazione degli indici predittivi dei DSA non deve peraltro portare a rigidi
schemi di esito in quanto sappiamo che vi sono ampi ambiti di modificabilità e di adattamento in
relazione al ruolo dell’ambiente inteso sia come fattore di rischio sia anche di protezione.”………

Raccomandazione Numero 1

…….”Si suggerisce di valutare all’ultimo anno di scuola dell’infanzia la presenza di difficoltà in
compiti relativi alla consapevolezza fonologica, alla RAN, all’associazione grafemi/fonemi e
fonemi/grafemi, alla consapevolezza notazionale, all’apprendimento di associazioni visivo-verbali, al vocabolario, alla consapevolezza morfologica e alla memoria a breve termine, che
possono interferire con l’abilità di decodifica della lettura in età scolare.”….

Raccomandazione Numero 2

…..”Si raccomanda di utilizzare i suddetti indici predittivi al solo fine di individuare bambini che
possono avere un’aumentata probabilità (o rischio) di presentare difficoltà nell’area della
decodifica nei successivi anni della scuola primaria (ma non necessariamente un Disturbo
Specifico della lettura o Dislessia), anche con l’obiettivo di favorire l’eventuale implementazione
di attività volte a sostenere lo sviluppo di quelle abilità.”…..

Linea Guida sulla
gestione dei
Disturbi Specifici
dell’Apprendimento
Aggiornamento ed integrazioni
Giugno 2021